La potremmo considerare la domanda delle domande, quella che tutti noi professionisti ci siamo posti o che ci siamo sentiti porre almeno una volta prima di iniziare un’attività di promozione sui social di un nuovo cliente.
Chiedersi quando e quanti post pubblicare su Facebook è anche uno dei quesiti più ricorrenti nei gruppi e nei blog di settore, dove i consigli e le guide (pseudo) definitive si sprecano.
Quello che cercheremo di fare oggi con questo post è sciogliere dei dubbi sul numero dei post da pubblicare sulla propria pagina Fb o su quella del vostro cliente e sul momento più adatto per farlo.
Facebook punta sulla qualità e non sulla quantità.
i nostri fans smetteranno di seguirci in quanto inondati dai continui aggiornamenti della tua pagina
Less is more, questo è il principio base che governa la logica di Facebook.
Quindi allontaniamo totalmente dalla nostra mente l’idea che più post pubblichiamo e più probabilità avremo di raggiungere i nostri fans e di essere ricordati da loro. Anzi, se non stiamo attenti rischieremo di ottenere l’effetto contrario: i nostri fans smetteranno di seguirci in quanto inondati dai continui aggiornamenti della tua pagina.
Il segreto per la riuscita della strategia del tuo social plan (perché ci auguriamo che tu ne abbia uno) è quello di creare contenuti creativi, originali, pertinenti e utili.
Creativi.
Largo spazio alla tua fantasia: realizza video, foto, infografiche, meme, gif, per catturare l’attenzione del tuo pubblico e per tenerlo aggiornato su tutte le tue novità. Sperimentando, con il tempo, ti renderai conto di quale sia il formato più adatto per la tua community.
Originali.
Studiare cosa fanno i nostri competitor sui social va bene, ma copiarli completamente NO.
Quindi sì all’ispirazione, ma forniamo contenuti personalizzati e mirati per i nostri clienti o possibili tali, dettati dalle nostre novità o dalle tendenze del momento.
Pertinenti.
Chi visita una pagina di un negozio di biciclette mai e poi mai vorrà vedere le ultime novità delle passerelle di Milano o l’ultimo flirt del V.I.P. di turno, anche se queste notizie dominano le vette delle tendenze del momento. La loro reazione sarà: “Ma chi se ne frega”. E hanno ragione. Va bene l’instant marketing, ma non facciamoci prendere troppo la mano.
Utili.
Forse questo l’aspetto più importante dei contenuti che forniamo ai nostri utenti. Devono essere utili a loro da più punti di vista: utili per fare qualcosa, utili per trovare quello che stanno cercando, utili per rimanere sempre aggiornati su tutte le novità.
Quindi se rispettiamo questi principi base della content strategy, sicuramente otterremo un piano editoriale di qualità senza dover inondare in continuazione i nostri utenti con decine di post a settimana. Seguendo queste linee guida possiamo dire che due o tre post a settimana, se ben fatti, vanno più che bene.
La creatività non basta.
Ricordiamoci che Facebook è una macchina che crea opportunità di business e non una Onlus. Non fa beneficenza a nessuno.
Va bene essere creativi, sperimentare i formati più congeniali al proprio pubblico ed essere utili, ma questo non può bastare. Ricordiamoci che Facebook è una macchina che crea opportunità di business e non una Onlus. Non fa beneficenza a nessuno. Quindi è necessario capire che se si vuole raggiungere un pubblico ben profilato e davvero interessato ai propri contenuti, allora bisogna investire su questi contenuti.
Perché sponsorizzare i vostri post? Immaginate di comprarvi una Ferrari e di usarla soltanto per camminare in città, o peggio ancora la lasciate in garage per paura del troppo consumo di benzina. Follia!
Una volta fatto l’investimento iniziale sulla creatività dei contenuti è giusto e necessario fare degli investimenti successivi mirati, per dare loro la giusta visibilità e poter raggiungere un target adatto.
Altrimenti a che cosa serve tutta questa creatività iniziale?
Quando pubblicare su Facebook.
Questa, se vogliamo è una domanda ancora più complessa della precedente.
Anche in questo caso si è detto il tutto e il contrario di tutto. C’è la teoria del mercoledì, secondo la quale essendo il giorno centrale della settimana, riunisca un alto numero di utenti Facebook. Oppure chi consiglia di pubblicare negli orari di pranzo e cena, ma ricordiamoci, sono dei post, non delle pasticche da prendere su prescrizione…
Quello che pensiamo noi è che bisogna testare!
La nostra esperienza infatti ci insegna che tutte le teorie sugli orari non sono altro che teorie aleatorie, ma quello che fa davvero la differenza è testare il nostro pubblico in differenti fasce orarie.
Se studiando il nostro pubblico, ci rendiamo conto che per la maggior parte fa orari da ufficio (9-18 di solito), potremmo provare allora a pubblicare all’inizio e a fine orario lavorativo.
Oppure se è alle famiglie che ci vogliamo rivolgere, allora, contrariamente a quanto dicono in molti, proviamo a testare i risultati che abbiamo pubblicando nel fine settimana.
Per l’orario nel week-end, la stagionalità può fare molto la differenza (in estate la maggior parte degli utenti, soprattutto giovani, è possibile che vada al mare quasi tutto il giorno e vedrà il cellulare o la mattina magari per farsi un selfie per immortalare il momento del viaggio e poi ad orario aperitivo per rubare un tramonto sul mare con tanto di cocktail in primo piano).
Insomma le possibilità sono infinite, ma sarà solo con l’esperienza e andando per tentativi che potremmo iniziare ad avere maggiori risultati.
In questo caso, un piccolo strumento offerto dal Gigante Blu che ci viene in aiuto è Insights: dove ci viene data una piccola panoramica sugli orari di maggior traffico sulla tua pagina.
MA ATTENZIONE: quelle sono delle proiezioni e non dei dati certi. Quindi magari, per iniziare è bene partire da quelli per poi fare dei test personali e monitorarne l’andamento.
Nel caso foste alle prime armi o state gestendo in totale autonomia la vostra pagina aziendale, il nostro consiglio è chiedere sempre una consulenza ad un professionista, così da non perdere tempo e soldi.
Detto questo..buon posting!